Blog di Scalping

Lo Scalping funziona ancora?

Lo Scalping funziona ancora?

Ultimamente capita di leggere in alcuni siti o forum che lo scalping non funzioni più: tecnica eletta e giudicata fino a poco tempo fa da tutti come la piu idonea a garantire risultati stabili, a fronte di un rischio ridotto, tanto da essere la sola assimilabile ad una vera e propria attività lavorativa, e poi all' improvviso viene additata come non piu efficace o comunque troppo difficile da applicare oggi e quindi destinata solo a pochi eletti.


Alcuni ospiti della trasmissione dedicata al trading on line condotta da Giuseppe di Vittorio, su Class CNBC, hanno spesso dichiarato come la difficoltà di fare scalping sia in realtà crescente a causa dell'introduzione delle cosiddette "macchnette" o HFT, sistemi automatici autonomi che precedono nel trade lo scalper o comunque ne diminuiscono l'efficienza rendendo di fatto molto piu difficile guadagnare con lo scalping oggi che in passato.

 

Non riteniamo di dover menzionare chi ha dato la colpa all'allargamento degli spread sui titoli, sia perchè in passato Top Scalper come Gioacchini hanno fatto dimostrazioni operative su titoli poco liquidi ottenendo performance realtime equivalenti se non superiori per unità di tempo a quelle conseguibili con titoli definiti "liquidi" e quindi con spread assoluto minore (dimostrando che lo spread potrebbe effettivamente costituire un problema ma solo per gli scalper alle prime armi), ma soprattutto perchè gli spread si sono drasticamente ridotti, ed in questo senso sembra essere tornato alla normalità.


​Ad ogni modo se effettivamene difficoltà sono sopraggiunte (a casua  macchinette o hft, liquidità depauperata sia sul cash che sui future a causa delle campagne pubblicitarie farlocche che incitavano i trader ed i neo trader a aprire conti su mercati virtuali come il Forex Dealing Desk o le opzioni binarie in cui si gioca di fatto contro il banco...) questi problemi li hanno sopportati e gestiti solo gli scalper puri, ovvero coloro che fanno scalping basandosi esclusivamente sul book, ed è vero che i meno esperti non ne sono usciti bene.

 

Ma lo scalping non è solo interpretazione del book, o effettuare moltissime operazioni per sfruttare ogni singola microoscillazione dello strumento scelto (questo virtuosismo è peculiarità dello  Scalping Dinamico che comunque, se non certamente adatto a chi vuole imparare come funziona lo scalping partendo da 0, continua a regalare grandi soddisfazioni ad i suoi più esperti praticanti).

 

Oggi infatti esistono tecniche di scalping più adatte ai mercati odierni, ed anzi, alcuni tipi di tecniche come lo Scalping Grafico, addirittura traggono vantaggio dalla presenza degli hft, ovvero delle macchinette (poichè l'analisi reattivo qualitativa che ne costituisce l'essenza consente di individuare l'esatta posizione di questi algoritmi) ed in generale dal tipo di mercato che si sta venendo a creare nel tempo.

 

Inoltre queste nuove tecniche di scalping "piu soft", non devono essere considerate una versione inferiore dello scalping puro (il Dinamico) ma come una saggia alternativa ed un'adattamento oculato, oltre che risultare estremamente piu semplici da imparare e richiedere poche ore al giorno di applicazione per raggiungere risultati che vanno ben oltre il soddisfacente, ma che soprattutto conservano i vantaggi propri dello scalping: costanza dei risultati e rischio drasticamente ridotto.

 

Nell'ottica di combattere la dinsinformazione verso quello che noi riteniamo, se non il solo, uno dei migliori e piu' sicuri approcci opertivi al mercato finanziario, il nostro sito ha deciso di pubbicare le recensioni complete di chi si è iscritto nell'ultimo anno ai nostri corsi individuali (abbiamo escluso i corsi collettivi in aula solo perche altrimenti il numero delle recensioni sarebbe diventato eccessivo).

​Consci che oggi ogni sito si fregia di quanto dubbi tanto virtuali testimonial, riportandone una foto ed una semlice citazione, abbiamo chiesto invece ai neo scalper usciti dalla nostra scuola di non limitarsi a questo ma di raccontare la loro completa esperienza rispetto allo scalping ed al percorso formativo seguito, nonchè di lasciarci linkare la loro foto al loro reale profilo Facebook (per coerenza, possibilità di controllo da parte di terzi controllo, confronto produttivo e soprattutto al fine di fugare ogni dubbio sulla veridicità delle recensioni, rendendo tale raccolta di opinioni sullo scalping davvero utile per gli altri potenziali interessati a questo tipo di tecnica operativa). 

 

Probabimente le Leggende Metropolitane continueranno ad esistere, ma certamente contribuiremo in questo modo a far decadere dicerie assurde sullo scalping e magari al contempo a far aumentare il numero di quelli che, scegliendo di diventare scalper, non avranno piu' tempo di passare le mattinate a leggere segnali e chiacchere inutili sui forum di trading...

Qual è la differenza tra scalping e trading

Qual è la differenza tra scalping e trading

Molti lettori ci chiedono qual è la differenza tra scalping e trading in quanto soprattutto in alcuni tipi di trading la differenza con l'operatività dello scalper non è così marcata (vedi trading intraday).

La domanda è comunque impropria in quanto lo scalping è una "sotto categoria" del trading, conosciuta come una metodologia che spinge a fare più trade (operazioni) all'interno della stessa sessione operativa.

 

Nello scalping più estremo si arrivano a fare anche più di 100 operazioni al giorno allo scopo di ottenere piccoli profitti e minimizzare il rischio (anche se esistono altre tecniche di scalping che pur vantando risultati potenziali di tutto rispetto prevendono un'operatività molto più blanda).

 

Come noto più si mantiene la posizione attiva sul mercato, e maggiore sarà il rischio che il mercato si muova nella direzione opposta alla nostra: facendo scalping si va a ridurre il tempo di esposizione nel mercato e di conseguenza il rischio stesso di ogni trade.


Si deve però precisare che meno si sta sul mercato e meno sarà il guadagno.

Lo scalper deve infatti trovare in tempo reale il giusto mix per massimizzare i profitti e minimizzare il rischio.

 

E' in questo equilibrio e nell'ottimizzazione delle operazioni, con stop stretti e profit verosimili che diventa evidente la differenza tra chi fa scalping e chi fa trading.


Prima di diventare uno scalper vincente è necessario imparare un metodo e rispettare sempre le regole di gestione del denaro perchè si deve avere un grado di rischio ottimale.

E' infatti impensabile che uno scalper guadagni mediamente un tick e poi ne perda in un altra operazione 3 oppure di più.

Possiamo quindi evincere che la prima vera differenza tra il trading e lo scalping è la diminuizione drastica del rischio, e che invece il fatto che si facciano piu operazioni dal target ridotto sul quale ripartire lo stesso è il mezzo con il quale si ottiene un'elevata stabilita operativa.

Il money management nello scalping

Il money management nello scalping

Nello Scalping il money management o gestione del denaro è un aspetto di fondamentale importanza anche se purtroppo viene raramente tenuto in considerazione, poichè si da più rilevanza ad aspetti come metodica operativa, indicatori, etc.

Non diciamo che le tecniche non siano importanti, ma vanno integrate indissolubilmente con una gestione corretta del denaro e ad avere un grado di rischio ottimale. 
 

Il trader esperto ma ancor di più chi fa scalping in modo professionale sa benissimo che quello che conta per avere profitti costanti nel tempo è avere un rispetto quasi maniacale degli stop loss.

Nello scalping se si ha una piattaforma evoluta con book verticale si può inserire immediatamente con un click del mouse lo Stop Loss così da farlo partire non appena scatta la condizione di mercato.


Lo Scalper immaturo durante l'operatività quotidiana, spinto dallo stress emotivo, tende a non uscire in stop se il mercato gli va contro (il piu delle volte una perdita potenzialmente non rilevante ed ininfluente nel contesto operativo giornaliero tende così a trasformarsi in una perdita capace di influenzare tutte le operazioni di scalping future).  

Avere quindi un piano d'azione e rispettarlo sempre in tutti i casi è la chiave del successo (questo vale sia per il trading che per lo scalping).

Basta vedere un estratto conto di uno Scalper per rendersi conto che quello che solitamene incide in una giornata storta sono le perdite consistenti ed isolate,.

Fare scalping significa soprattutto avere stop stretti, e quindi automaticamente non generare perdite consistenti dal singolo trade: se non si è capaci di rispettare gli stop (tra l'altro qui molto contenuti) allora di certo lo scalping non è una tecnica che fa per voi.

Si deve tenere conto che è impossibile fare tutte le operazioni positive ed è nell'essenza dello scalping accettare questo ben sapendo che l'importante è che la somma dei profitti sottratto alle perdite dia alla fine un risultato positivo.

Cosa che avviene quasi sempre nello scalping (su un mese si hanno di solito max 3/4 giorni negativi, e comunque ciascuno di questi non supera mai il guadagno medio di ogni altra singola giornata positiva).